I love Puccini - Associazione ArmoniE

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I LOVE PUCCINI
Lucca 1858 – Bruxelles 1924




PAOLA SANGUINETTI, soprano
DAVIDE BURANI, arpa


Presentazione
La scelta di utilizzare l’arpa per accompagnare i brani qui presentati non è casuale, ma è stata dettata principalmente da due motivi: il primo ha una sua precisa giustificazione storica.
Infatti, si deve tenere presente che nell’Ottocento l’ascolto dell’Opera si allarga a fasce sociali sempre più ampie. In particolare la borghesia desidera raggiungere un decoro e un livello culturale che consolidino la sua sempre più forte posizione nella società; cercherà di ottenere questo anche attraverso la frequentazione di teatri e sale da concerto
Per favorire questa enorme richiesta di musica (teniamo conto che all’epoca non esistevano apparecchi elettronici che ne consentissero la riproduzione), gli editori musicali promossero una massiccia produzione di trascrizioni e riduzioni di brani d’opera e pezzi sinfonici per diversi organici cameristici – quali per esempio il pianoforte a quattro mani, il duo flauto e chitarra, e, appunto, l’arpa – che favorisse anche le esecuzioni nei salotti di casa di quanto si ascoltava fuori: è in questo ambito che prende piede e si sviluppa l’arte della trascrizione, che, da questo momento in poi, seguirà parallelamente l’evolversi della composizione musicale. Il secondo motivo nasce dal fatto che Giacomo Puccini utilizzò moltissimo l’arpa, strumento che trovò tra l’Ottocento e il Novecento un largo impiego in orchestra in virtù delle sue peculiarità timbriche, soprattutto nell’accompagnamento delle incantevoli arie delle sue straordinarie “eroine”.  

Programma
Giacomo Puccini 1858 – 1924


Sole e amore    Aria da camera

E l’uccellino    Aria da camera

Donde lieta uscì   LA BOHEME

   Valzer di Musetta - arpa sola*  LA BOHEME
   
   O mio babbino caro   GIANNI SCHICCHI

   Senza mamma    SUOR ANGELICA

   E’ ben altro il mio sogno  IL TABARRO

   Intermezzo sinfonico - arpa sola* MANON LESCAUT

   In quelle trine morbide MANON LESCAUT

   Fantasia sull’Opera Tosca - arpa sola**
   
   Vissi d’arte     TOSCA


* elaborazione per arpa di Davide Burani
** elaborazione per arpa di Elena Zaniboni


Paola Sanguinetti, soprano lirico, ha compiuto gli studi musicali presso il Conservatorio "Arrigo Boito" di Parma e  li ha proseguiti frequentando corsi di perfezionamento quali l’Accademia Lirica Internazionale di Katia Ricciarelli. Nel 1994 ha vinto il Concorso Nazionale “Mattia Battistini” di Rieti, iniziando una brillante carriera che l’ha vista applaudita protagonista nei  maggiori teatri e sale da concerto  italiani ed esteri come il Regio di Parma, il Filarmonico di Verona, il Donizetti di Bergamo, il Teatro delle Muse di Ancona, il Politeama Greco di Lecce, il San Carlo di Napoli, il KKl di Lucerna, il Great Hall of the People di Pechino, il Parco della Musica di Roma, il Wembley Stadium di Londra, l’Arena di Pola, il Waldbuhme di Berlino, il Musikverein di Vienna, l’Opera di Stato di Praga, il Berliner Philarmonie, ecc.
E' stata la protagonista di diverse opere liriche, come La Cambiale di Matrimonio di Rossini, L'Elisir d'Amore di Donizetti, La Bohéme di Puccini, Pagliacci di Leoncavallo, La Traviata di Verdi, Il Tabarro di Puccini, Le Nozze di Figaro di Mozart, Tosca di Puccini. E' stata Donna Elvira nel Don Giovanni di Mozart, Desdemona in Otello di Verdi, Leonora nel Trovatore di Verdi, recentemente ha debuttato il ruolo di Adriana Lecouvreur nell'omonima opera di Cilea. Dal 1997 collabora attivamente con il tenore Andrea Bocelli esibendosi al suo fianco nei Tour in Europa, Nord America, America Latina, Emirati Arabi, Asia, Australia, Nuova Zelanda, Israele, oltre che in numerosi concerti in Italia, ottenendo ottime critiche e il consenso del pubblico.  Svolge inoltre un'intensa attività concertistica, principalmente in duo con l'arpista Davide Burani, sia con altre formazioni come Gli Archi Italiani, I Solisti di Parma, Il Quartetto di Cremona, con l'attrice Paola Gassman, che l'ha portata ad esibirsi nei più importanti teatri italiani, oltre che in Germania, Svizzera, Olanda, Austria, Repubblica Ceca, Spagna, Francia.


Davide Burani, diplomato in pianoforte e in arpa, ha conseguito con il massimo dei voti e la lode il Diploma superiore di secondo livello in arpa presso il Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma, sotto la guida di Emanuela Degli Esposti. Ha compiuto studi di perfezionamento in arpa con Judith Liber,  imponendosi in numerosi concorsi Nazionali ed Internazionali (finalista con menzione d’onore al “Tournoi International de Musique” XI edizione a Salon de Provence – Francia e vincitore assoluto del “Music World” di Fivizzano ed. 2004).
Ha intrapreso una carriera musicale di ampio respiro esibendosi, in qualità di arpista, in prestigiose sedi concertistiche sia come solista sia in formazioni cameristiche, collaborando con artisti di chiara fama. Ha partecipato come ospite a numerose trasmissioni radiofoniche e televisive, ed è stato invitato a presentare i suoi lavori discografici presso gli studi di Radio Uno della Radio Svizzera Italiana di Lugano e presso gli studi di Radio Tre nel corso delle trasmissioni Radio Tre Suite condotta da Nicola Campogrande (ottobre 2006) e Piazza Verdi condotta da Filippo del Corno (marzo 2008), Gaia Varon (febbraio 2009) e Maia Giudici (ottobre 2011).
Davide Burani ha inciso  i cd Arpamagica,  Arpadamore (con Sandra Gigli), In…canto d’Arpa (con Paola Sanguinetti) Duo d’Harpes en XVIII siècle, (con Emanuela Degli Esposti) e Flauto e Arpa in concerto (con Giovanni Mareggini) per la casa discografica La Bottega Discantica di Milano, Prière – Meditazioni Musicali per arpa, edito da Paoline Editoriale Audiovisivi di Roma, Mozart e i suoi contemporanei (con Giovanni Mareggini) e Sospiri nel tardo romanticisimo (accompagnato dall’Orchestra da Camera di Ravenna, direttore Paolo Manetti) per la casa discografica Velut Luna.
Dal 2005 al 2013 ha insegnato presso l’Istituto Diocesano di Musica Sacra di Modena e dal 2009 è docente di Arpa presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Achille Peri” di Reggio Emilia e Castelnovo ne’ monti.

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